Che novità ha portato il congresso di Fortaleza per quanto riguarda il lifting del viso? Esistono delle nuove metodologie?
Secondo il parere oramai unanime degli esperti internazionali intervenuti al convegno la metodologia più appropriata è una essenzialmente muscolare.
Anche io sostengo da anni questo tipo di approccio che può essere effettuato solo tramite un attento studio vettoriale di ciascun singolo volto. Il viso invecchia secondo vettori discendenti obliqui o verticali: il metodo per ottenere un risultato naturale è rappresentato dal recupero della tonicità muscolare. Le tecniche che prevedono l’impiego di fili perdono sempre più consensi in quanto i risultati a lungo termine non sono soddisfacenti e il rischio di modiche della propria espressività è alto. Si è evidenziato inoltre come sia molto utile coadiuvare il lifting con un lipotransfer con tessuto adiposo proveniente da altri distretti corporei specialmente in caso di visi magri per ottenere un risultato efficace ed armonico in termini di volume. Le cellule adipose, se correttamente prelevate ed impiantate, donano dei risultati permanenti. Con un approccio corretto il fisiologico riassorbimento risulta minimo e la necessità di una ulteriore correzione è ridotta. Questo consente di ottenere un risultato più soddisfacente.
In un suo articolo ho letto due termini che non conosco: microtransfer e nanotransfer.
Di cosa si tratta?
Si tratta di prelievi e impianti adiposi ulteriormente filtrati con tecniche nuove. Nel caso del microtransfer si ottiene un microfiltrato adiposo che permette l’impiego come filler. Il nanotransfer è allo stesso modo un procedimento a partenza dal tessuto adiposo che però prevede una filtrazione ancora maggiore permettendo di selezionare le cellule staminali adulte contenute in modo da ottenere un effetto revitalizzante sino ad oggi impensabile.
Esistono novità per quanto riguarda il body contouring?
Il body contouring in Brasile ha spodestato la mastoplastica additiva che rimaneva l’intervento più richiesto. La possibilità di scolpire il corpo attraverso il prelievo di tessuto adiposo con la successiva redistribuzione nei distretti più disarmonici, ha realizzato una vera e propria rivoluzione, specialmente per la versatilità della sua applicazione, e per la possibilità di realizzare in un unico intervento risultati che prima richiedevano approcci più invasivi e con più sedute operatorie.
Per quanto riguarda il rimodellamento dei glutei ci sono delle novità?
Il gluteo continua ad essere un elemento centrale del nostro corpo e, sebbene meno visibile, ha una parte indispensabile nel conferirgli armonia. Questo è particolarmente importante specialmente in relazione ai distretti anatomici con cui si rapporta: cosce, fianchi e dorso. Le novità sono rappresentate da una sempre maggiore attenzione alla combinazione dell’intervento sul gluteo con le regioni che contribuisce a definire per vicinanza e contiguità.
Quanto detto a proposito del lipotransfer va tuttavia limitato in alcuni casi, in particolare per quanto riguarda la regione del gluteo dove resta molto ampia l’importanza dell’impiego di protesi laddove il lipotranfer non sia praticabile per carenza di tessuto adiposo o per una atonia muscolare marcata.
Che genere di protesi vengono applicate nel gluteo?
Sono protesi in gel di silicone intramuscolari. Hanno una compliance ottima: per evitare problemi di visibilità o di spostamento vengono inserite all’interno del muscolo grande gluteo. Il risultato, quando l’intervento è correttamente eseguito, è soddisfacente ed il rischio di dislocazione è inesistente.
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