mercoledì 23 novembre 2016

#DrTheFace Congresso Brasiliano Chirurgia Plastica By Antonio Distefano

Un Cambio che metterà ordine e controllo non solo tra i professionisti e non, ma soprattutto sarà il bene dei clienti che credono nella bellezza della nostra professione

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53° Congresso Brasiliano di Chirurgia Plastica, presso il Ceará Convention Center di Fortaleza
Dr. Antonio Distefano Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica
Un Cambio che metterà ordine e controllo non solo tra i professionisti e non, ma soprattutto sarà il bene dei clienti che credono nella bellezza della nostra professione
La Società Brasiliana di Chirurgia Plastica (SBCP) ha dichiarato apertamente " guerra" ai non specialisti.
Non è stato ancora presentato un disegno di legge vero e proprio ma i dati sconfortanti a danno degli utenti che si rivolgono a chirurghi non specialisti ha cominciato a far muovere la SBCP in senso sempre più restrittivo.
Da quest'anno infatti la SBCP non ha accettato l'iscrizione al congresso da parte di medici non specialisti e, agli stessi ha chiesto la presentazione dell’iscrizione alla propria società nazionale di riferimento alla quale si è ammessi solo se veri chirurghi plastici.
Per troppi anni molti medici non specialisti partecipando a Congressi nazionali e internazionali hanno
acquistato diplomi di frequenza di corsi e congressi che hanno loro conferito una equipollenza non corrisposta da una adeguata pratica clinica universitaria postlaurea che dura 5 anni e che nessun congresso o corso postlaurea può avvalorare.
Il risultato di tale situazione è che la maggior parte dei sinistri e dunque delle condanne emesse è nei
confronti dei medici non specialisti.
La SCBP infatti ha pubblicato un articolo dove il 62 % dei contenziosi legali riguarda i medici non specialisti contro il 38 % degli specialisti.
Una situazione insostenibile che la SBCP non intende più tollerare stabilendo dei protocolli di sicurezza
sempre più severi anche per quanto concerne la prevenzione delle complicanze postoperatorie che un
adeguato spazio clinico chirurgico e la presenza di una adeguata equipe, dove è sempre presente un
anestesista, riduce al minimo.
Nel decalogo presentato dalla SMCP si stabilisce una condotta precisa, una serie di linee guida che dove vengono regolamentati obblighi e comportamenti etici e deontologici dei chirurghi plastici.
Fra i più citati l’iscrizione obbligatoria ad una società nazionale che monitori e sorvegli attivamente i suoi iscritti, l’obbligo di frequentare scuole di livello internazionale, di operare in strutture cliniche idonee e certificate, di fare educazione sanitaria al pubblico in modo obiettivo e a difesa della sicurezza del paziente condannando iniziative pubblicitarie che sminuiscano la figura dello specialista stesso; punto quest’ultimo sul quale si è molto dibattuto in questa sede congressuale dove il danno all’ immagine arrecato ai chirurghi specialisti da parte di “pirati” della chirurgia plastica è incalcolabile.

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