giovedì 24 novembre 2016

#DrTheFace Dr. Antonio Distefano Clinica Raul Gonzalez ,Riberirao Preto, Brasile. Dr. Raul Gonzalez e il suo straordinario staff.


Clinica Raul Gonzalez ,Riberirao Preto, Brasile.
Dr. Raul Gonzalez e il suo straordinario staff.

Carissimi Amici, l' esperienza brasiliana continua nove anni dopo presso la clinica di Raul Gonzalez maestro mondiale del body countouring e del gluteo.
E' un grande privilegio poter trasferire a Milano le rivoluzionarie tecniche qui apprese e praticate.
Lo straordinario viaggio nella bellezza continua e, come dice il mio collaboratore: "scegli il meglio, scegli te stesso"
#drtheface #chirurgiaplastica #medicinaestetica #salute #bellezza#medicina #chirurgiaplasticamilano #lifting #bodycountouringaddominoplastica #nuovetecniche #esserci






mercoledì 23 novembre 2016

#DrTheFace Un Cambio che metterà ordine e controllo non solo tra i professionisti. di Antonio Distefano

Un Cambio che metterà ordine e controllo non solo tra i professionisti e non, ma soprattutto sarà il bene dei clienti che credono nella bellezza della nostra professione

#drtheface #chirurgiaplastica #medicinaestetica #chirurgiaplasticamilano #glutei #lifting #filler #bellezza #passione #chirurgiaplasticaitalia #salute


53° Congresso Brasiliano di Chirurgia Plastica, presso il Ceará Convention Center di Fortaleza
Dr. Antonio Distefano Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica
Un Cambio che metterà ordine e controllo non solo tra i professionisti e non, ma soprattutto sarà il bene dei clienti che credono nella bellezza della nostra professione
La Società Brasiliana di Chirurgia Plastica (SBCP) ha dichiarato apertamente " guerra" ai non specialisti.
Non è stato ancora presentato un disegno di legge vero e proprio ma i dati sconfortanti a danno degli utenti che si rivolgono a chirurghi non specialisti ha cominciato a far muovere la SBCP in senso sempre più restrittivo.
Da quest'anno infatti la SBCP non ha accettato l'iscrizione al congresso da parte di medici non specialisti e, agli stessi ha chiesto la presentazione dell’iscrizione alla propria società nazionale di riferimento alla quale si è ammessi solo se veri chirurghi plastici.
Per troppi anni molti medici non specialisti partecipando a Congressi nazionali e internazionali hanno
acquistato diplomi di frequenza di corsi e congressi che hanno loro conferito una equipollenza non corrisposta da una adeguata pratica clinica universitaria postlaurea che dura 5 anni e che nessun congresso o corso postlaurea può avvalorare.
Il risultato di tale situazione è che la maggior parte dei sinistri e dunque delle condanne emesse è nei
confronti dei medici non specialisti.
La SCBP infatti ha pubblicato un articolo dove il 62 % dei contenziosi legali riguarda i medici non specialisti contro il 38 % degli specialisti.
Una situazione insostenibile che la SBCP non intende più tollerare stabilendo dei protocolli di sicurezza
sempre più severi anche per quanto concerne la prevenzione delle complicanze postoperatorie che un
adeguato spazio clinico chirurgico e la presenza di una adeguata equipe, dove è sempre presente un
anestesista, riduce al minimo.
Nel decalogo presentato dalla SMCP si stabilisce una condotta precisa, una serie di linee guida che dove vengono regolamentati obblighi e comportamenti etici e deontologici dei chirurghi plastici.
Fra i più citati l’iscrizione obbligatoria ad una società nazionale che monitori e sorvegli attivamente i suoi iscritti, l’obbligo di frequentare scuole di livello internazionale, di operare in strutture cliniche idonee e certificate, di fare educazione sanitaria al pubblico in modo obiettivo e a difesa della sicurezza del paziente condannando iniziative pubblicitarie che sminuiscano la figura dello specialista stesso; punto quest’ultimo sul quale si è molto dibattuto in questa sede congressuale dove il danno all’ immagine arrecato ai chirurghi specialisti da parte di “pirati” della chirurgia plastica è incalcolabile.


#DrTheFace Congresso Brasiliano Chirurgia Plastica By Antonio Distefano

Un Cambio che metterà ordine e controllo non solo tra i professionisti e non, ma soprattutto sarà il bene dei clienti che credono nella bellezza della nostra professione

#drtheface #chirurgiaplastica #medicinaestetica #chirurgiaplasticamilano #glutei #lifting #filler #bellezza #passione #chirurgiaplasticaitalia #salute


53° Congresso Brasiliano di Chirurgia Plastica, presso il Ceará Convention Center di Fortaleza
Dr. Antonio Distefano Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica
Un Cambio che metterà ordine e controllo non solo tra i professionisti e non, ma soprattutto sarà il bene dei clienti che credono nella bellezza della nostra professione
La Società Brasiliana di Chirurgia Plastica (SBCP) ha dichiarato apertamente " guerra" ai non specialisti.
Non è stato ancora presentato un disegno di legge vero e proprio ma i dati sconfortanti a danno degli utenti che si rivolgono a chirurghi non specialisti ha cominciato a far muovere la SBCP in senso sempre più restrittivo.
Da quest'anno infatti la SBCP non ha accettato l'iscrizione al congresso da parte di medici non specialisti e, agli stessi ha chiesto la presentazione dell’iscrizione alla propria società nazionale di riferimento alla quale si è ammessi solo se veri chirurghi plastici.
Per troppi anni molti medici non specialisti partecipando a Congressi nazionali e internazionali hanno
acquistato diplomi di frequenza di corsi e congressi che hanno loro conferito una equipollenza non corrisposta da una adeguata pratica clinica universitaria postlaurea che dura 5 anni e che nessun congresso o corso postlaurea può avvalorare.
Il risultato di tale situazione è che la maggior parte dei sinistri e dunque delle condanne emesse è nei
confronti dei medici non specialisti.
La SCBP infatti ha pubblicato un articolo dove il 62 % dei contenziosi legali riguarda i medici non specialisti contro il 38 % degli specialisti.
Una situazione insostenibile che la SBCP non intende più tollerare stabilendo dei protocolli di sicurezza
sempre più severi anche per quanto concerne la prevenzione delle complicanze postoperatorie che un
adeguato spazio clinico chirurgico e la presenza di una adeguata equipe, dove è sempre presente un
anestesista, riduce al minimo.
Nel decalogo presentato dalla SMCP si stabilisce una condotta precisa, una serie di linee guida che dove vengono regolamentati obblighi e comportamenti etici e deontologici dei chirurghi plastici.
Fra i più citati l’iscrizione obbligatoria ad una società nazionale che monitori e sorvegli attivamente i suoi iscritti, l’obbligo di frequentare scuole di livello internazionale, di operare in strutture cliniche idonee e certificate, di fare educazione sanitaria al pubblico in modo obiettivo e a difesa della sicurezza del paziente condannando iniziative pubblicitarie che sminuiscano la figura dello specialista stesso; punto quest’ultimo sul quale si è molto dibattuto in questa sede congressuale dove il danno all’ immagine arrecato ai chirurghi specialisti da parte di “pirati” della chirurgia plastica è incalcolabile.

sabato 19 novembre 2016

53 Congresso Brasiliano di Chirurgia Plastica, presso il Ceará Convention Center di Fortaleza

53 Congresso Brasiliano di Chirurgia Plastica, presso il Ceará Convention Center di Fortaleza
Di- Dr. Antonio Distefano Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica
Un Cambio che metterà ordine e controllo non solo tra i professionisti e non, ma soprattutto sarà il bene dei clienti che credono nella bellezza della nostra professione
La Società Brasiliana di Chirurgia Plastica (SBCP) ha dichiarato apertamente " guerra" ai non specialisti. Non è stato ancora presentato un disegno di legge vero e proprio ma i dati sconfortanti a danno degli utenti che si rivolgono a chirurghi non specialisti ha cominciato a far muovere la SBCP in senso sempre più restrittivo. Da quest'anno infatti la SBCP non ha accettato l'iscrizione al congresso da parte di medici non specialisti e, agli stessi ha chiesto la presentazione dell’iscrizione alla propria società nazionale di riferimento alla quale si è ammessi solo se veri chirurghi plastici. Per troppi anni molti medici non specialisti partecipando a Congressi nazionali e internazionali hanno acquistato diplomi di frequenza di corsi e congressi che hanno loro conferito una equipollenza non corrisposta da una adeguata pratica clinica universitaria postlaurea che dura 5 anni e che nessun congresso o corso postlaurea può avvalorare. Il risultato di tale situazione è che la maggior parte dei sinistri e dunque delle condanne emesse è nei confronti dei medici non specialisti. La SCBP infatti ha pubblicato un articolo dove il 62 % dei contenziosi legali riguarda i medici non specialisti contro il 38 % degli specialisti. Una situazione insostenibile che la SBCP non intende più tollerare stabilendo dei protocolli di sicurezza sempre più severi anche per quanto concerne la prevenzione delle complicanze postoperatorie che un adeguato spazio clinico chirurgico e la presenza di una adeguata equipe, dove è sempre presente un anestesista, riduce al minimo. Nel decalogo presentato dalla SMCP si stabilisce una condotta precisa, una serie di linee guida che dove vengono regolamentati obblighi e comportamenti etici e deontologici dei chirurghi plastici. Fra i più citati l’iscrizione obbligatoria ad una società nazionale che monitori e sorvegli attivamente i suoi iscritti, l’obbligo di frequentare scuole di livello internazionale, di operare in strutture cliniche idonee e certificate, di fare educazione sanitaria al pubblico in modo obiettivo e a difesa della sicurezza del paziente condannando iniziative pubblicitarie che sminuiscano la figura dello specialista stesso; punto quest’ultimo sul quale si è molto dibattuto in questa sede congressuale dove il danno all’ immagine arrecato ai chirurghi specialisti da parte di “pirati” della chirurgia plastica è incalcolabile.

sabato 12 novembre 2016

#Drtheface 53 esimo congresso brasiliano di chirurgia plastica

Inizia il grande evento di chirurgia plastica del pianeta
Iniziato oggi al Centro Congressi del cearà, in fortezza, il 53 esimo congresso brasiliano di chirurgia plastica. Esperti di più di 40 paesi sono attesi per partecipare all'evento scientifico dell'sbcp. L' incontro è iniziato con il simposio internazionale della faccia che ha occupato tutta la mattinata. Più famosi di vari paesi hanno esposto cosa c'è di più nuovo sul tema, tra cui l'italiano norbert pallua, che ha collaborato in modo significativo con la specialità, specialmente con tecniche di ricostruzione per rigenerazione dopo ustioni.
Tra poco, aprendo la parte del pomeriggio, per evidenziare l'inedito Forum Mondiale - sicurezza, intercorrência e difesa della chirurgia plastica, che riunirà presidenti di società di chirurgia plastica di 31 paesi e i presidenti dell'Associazione Medica brasiliana e del Consiglio federale Di Medicina. L' incontro inedito preparato e organizzato dalla sbcp discuterà linee guida per una chirurgia plastica più sicura.

Esperti discutono la sicurezza in salute
Nel pomeriggio di questo venerdì, la programmazione scientifica del 53° congresso brasiliano di chirurgia plastica è stata dedicata al i forum mondiale - sicurezza, intercorrência e difesa della chirurgia plastica. Ideato e organizzato dalla sbcp, l'ufficio di presidenza del forum è stata composta da amministrazione della società e da rappresentanti di enti mediche, come il presidente dell'Associazione Medica Brasiliana Fiorentino Cardoso e il presidente del Consiglio federale di medicina, Carlo Vitale.
L' ufficio di presidenza ha discusso di temi di grande importanza per la specialità, come giurisdizionalizzazione, difesa della specialità, postdottorati irregolari che sono sul mercato e prospettive di futuro. Il dibattito ampio ha raccontato con la presenza del direttore giuridico della sbcp Carlos Michaelis Jr. E con i rappresentanti degli enti ordine degli avvocati del Brasile (bar), Ministero dell'istruzione (MSC), procuratore generale della Repubblica (rmp) e società brasiliana di anestesiologia.
Ancora come parte del Forum, rappresentanti di società di chirurgia plastica di altri paesi hanno tracciato un profilo di come è la chirurgia plastica nei loro paesi, sfruttando la chirurgia plastica nella visione mondiale. Hanno partecipato il presidente della Federazione Latino americana di chirurgia plastica (filacp), il rappresentante della Russian National Research Medical University e presidenti di società di chirurgia plastica della Francia, Stati Uniti e Messico.










giovedì 10 novembre 2016

19 novembre 2016 Straordinario Open Day di trucco semipermanente in ArtEsteticaMilano



19 novembre 2016 Straordinario Open Day in ArtEsteticaMilano dalle 10,00 alle 17,00
Visagista e truccatrice, Docente Master dello Staff Tecnico Nazionale Biotek.

Rosanna Dell’Olio, mette a disposizione la propria competenza Artistica e specializzazione della dermopigmentazione del viso e nelle tecniche di esaltazione dello stesso, con occhio sempre attento ai tratti del volto ed alla consistenza dell’epidermide.

Non vi sono limite di età per il trucco permanente, uomini e donne possono usufruirne per ottenere un aspetto molto più giovanile, la competenza professionale è rivolta anche al campo della tricopigmentazione del cuoio cappelluto ed alla ricostruzione areole mammarie mastectomizzate.
Fissa il tuo appuntamento allo 02 58314665 siamo in via Quadronno 6 a Milano










giovedì 3 novembre 2016

#dieta STRAORDINARIO Open Day tenuto da Bossi Tiziana, Biologa- Nutrizionista

STRAORDINARIO Open Day tenuto da Bossi Tiziana, Biologa- Nutrizionista 

Test Emozionale col Dietologo unica data sabato 5 novembre 2016 in ArtEsteticaMilano in Via Quadronno 6 per informazioni e appuntamenti chiamare 02 58314665

Test della coerenza emozionale, indaga le relazioni colore-emozione attraverso il coinvolgimento attivo della persona stessa, che deve semplicemente relazionarsi con 12 colori scegliendoli o rifiutandoli.

Le emozioni non vanno represse ma ascoltate poiché nel nulla ci si perderebbe ma loro, le emozioni ci indicano la via, per cui seguiamole!

Cosi come il cibo nutre l’organismo ed è fondamentale per il benessere di ognuno, anche i messaggi che le emozioni contengono sono ugualmente importanti per la salute fisica e psichica.


#Drtheface Compagni di Viaggio

 Mi piace pensare ad ogni intervento che pratico come ad un viaggio, che inizia con quel contatto, con quel fugace e al tempo stesso profondo impatto dei nostri occhi e delle istintive sensazioni che questi tradiscono subito senza possibilità di inganno.


Compagni di Viaggio!

 DR. ANTONIO DISTEFANO
Specialista in Chirurgia Plastica
Ricostruttiva ed Estetica

Uno degli aspetti che nel corso della mia vita professionale hanno contribuito a darmi la
consapevolezza di aver scelto la strada giusta è senza dubbio la collocazione un po’ “borderline”
della chirurgia estetica all’interno del vasto cosmo della medicina. Siamo tutti di una complessità
misteriosa e in un certo senso frammentata: la storia della filosofia ci mostra come il problema
forse più eterno sia la ricerca, la mai compiuta analisi del punto di contatto tra spirito e materia, tra
dimensione psichica e fisica.
Non credo esista un campo di confronto pratico in cui l’esperienza di questo confine si manifesti in
modo più chiaro che nella chirurgia estetica. La connotazione fondamentale risiede nel suo essere
in un certo modo un atto di libertà. Ogni considerazione sul significato della medicina estetica deve
passare dal confronto con questa domanda: qual è la libertà che rende possibile?
Non serve sottolineare lo stigma con il quale a tutt’oggi la medicina estetica viene spesso bollata
come pratica quasi inutile, come incapacità di accettare un fatto incontrovertibile come lo scorrere
del tempo, finanche come deliberata menzogna su quello che dovrebbe essere un aspetto “reale”.
Certamente è vero che questo sentire comune ha una chiara origine nell’essere spettatori,
specialmente televisivi, di interventi disastrosi, con visibili e naturalmente sgradevoli risultati di
alterazione dei lineamenti, frutto di eccessi e di pratiche sconsiderate di cui è inutile negare
l’esistenza.
Ritengo che l’obiettivo a cui dovrebbe tendere ogni intervento estetico non possa essere che il
ripristino di qualità andate perdute, il recupero di tratti già posseduti, la correzione di tratti
manifestamente disarmonici e mai una modifica che porti a divenire qualcosa che effettivamente
non si è.
Eppure esiste a mio avviso una questione più sottile, che non si lascia esaurire in semplici
considerazioni di “buona pratica”. In fondo, fatti salvi i casi in cui un dismorfismo anatomico sia tale
da provocare delle concrete indicazioni funzionali, un intervento estetico non è qualcosa di
strettamente necessario per la salute. Proprio in questo altro aspetto “borderline” della chirurgia
estetica trovo una delle sfide più affascinanti del mio mestiere e insieme una delle migliori
motivazioni per scrollarsi di dosso timori e pregiudizi: l’intervento estetico ha tutta la sua ragion
d’essere in quello che personalmente ritengo un libero atto di amore verso sé stessi e, perché no,
di legittima e personale vanità.
Qui appare chiarissimo il punto di contatto, diviene evidente come sia i termini “medicina” che
“estetica” stiano in un certo qual modo reciprocamente stretti l’uno all’altro: si tratta pur sempre di
una “cura” nel senso in cui si vuol recuperare un equilibrio del proprio corpo e insieme di “estetica”
nel senso che questo equilibrio perduto è qualcosa che ha a che fare con una libera “cura” di sé
stessi. Verrebbe da considerare, con uno slancio linguistico forse un poco azzardato, come la
polisemia del termine “cura” non sia casuale. Certo il rischio resta dietro l’angolo: in fin dei conti, da
dove abbiamo la sicurezza che questa libertà sia davvero tale, e non sia il frutto di necessità solo
ed esclusivamente psicologiche?
In che momento la libertà della chirurgia estetica è una libertà autentica, e in che momento si tratta
invece di qualcosa di illusorio o, ancor peggio, di compensatorio di problemi di altro ordine?
La risposta a questo interrogativo risiede integralmente nella consapevolezza della natura di
quanto si compie, soprattutto per quanto riguarda la persona del chirurgo. Mi piace pensare ad
ogni intervento che pratico come ad un viaggio, che inizia con quel contatto, con quel fugace e al
tempo stesso profondo impatto dei nostri occhi e delle istintive sensazioni che questi tradiscono
subito senza possibilità di inganno.
Potrebbe essere l’inizio di un percorso che terminerà dopo lungo tempo e che porterà con sé una
memoria ed un significato a lungo termine indelebile per entrambi.
La simbolicità della destinazione nella mente del paziente porta il conducente del viaggio
all’obbligo deontologico di interpretarla correttamente. L’esperienza e la professionalità nella parte
psicologica di analisi e valutazione del desiderio che spinge all’intervento sono importanti per un
buon chirurgo plastico almeno quanto la perizia e l’abilità nella pratica chirurgica. Quando ci sia la
possibilità che il ricorso alla chirurgia sia una maschera per esigenze di altra natura un buon
medico deve saperlo riconoscere e spiegare al paziente che non può portarlo alla destinazione che
desidera.
È questo terzo punto di contatto tra mente e corpo a costituire la vera chiave di volta della chirurgia
estetica, la pietra indispensabile senza la quale ogni sezione dell’arco, per quanto ben realizzata, è
destinata a crollare miseramente. Percorrendo una strada su un mezzo che da soli non sapremmo
pilotare, la capacità del conducente è sicuramente fondamentale, ma il centro del percorso resta il
viaggiatore. È in fondo un’altra applicazione del saggio modello “orizzontale” della cui importanza
ci si inizia fortunatamente a rendere conto in tutte le branche della medicina, in cui il risultato
migliore si ottiene soltanto quando il paziente sia accompagnato e valutato nella sua intera,
irriducibile complessità, e mai trattandone un solo aspetto come se fosse possibile isolarlo da tutti
gli altri.
Un viaggio libero, in cui la certezza di una guida affidabile e consapevole è la condizione
necessaria per poterselo godere al meglio, perché possa essere veramente il meritato frutto di una
cura per sé stessi. In una curiosa sintesi anche qui il termine “cura”, nel suo senso
fenomenologico, si manifesta evocativo: nella cura è intrinseca la dimensione della progettualità.
Un progetto di amore e di maggior bene per sé stessi, che si compie in un viaggio unico e
irripetibile alla riscoperta guidata di un equilibrio tra psiche e corpo: questo è il senso più autentico
e profondo della chirurgia estetica. E come in ogni viaggio, il momento culminante, che da solo
vale ogni fatica, è quando la meta già viene intravista: non esiste emozione più grande di trovarsi a
condividere la felicità di aver reso possibile un libero atto di amore per sé stesso di un sorridente
compagno di viaggio.



 DR. ANTONIO DISTEFANO
www.antoniodistefano.it
www.artesteticamilano.it
info@artesteticamilano.it
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