Per tali ragioni il lipotransfer si candida a pieno
titolo per diventare una delle procedure top 5 fra gli interventi poco invasivi
e di grande resa estetica.
L’intervento non richiede ricovero tranne nei casi più
importanti dove si rende necessario il day-surgery.
Il lipotransfer ricorda il principio del filler ovvero
l’impianto di acido ialuronico che viene utilizzato in molte zone del volto al fine di correggere gli
inestetismi dovuti alla presenza di rughe o il ripristino di volumi perduti a
livello delle guance, degli zigomi e delle labbra.
Diversamente dai filler garantisce risultati più duraturi
in quanto circa il 70-80% del grasso trasferito non solo si integra bene con i
tessuti circostanti ma, essendo ricco di cellule staminali adulte, innesca un
processo di rigenerazione tissutale.
Cosa determina il successo di un lipotransfer ? Per
quanto tempo permangono i risultati? Dà reazioni?
Fondamentale la tecnica di prelievo dalle aree donatrici
quali addome, fianchi e arti inferiori.
E’opportuno che il grasso venga aspirato con potenze
elettriche basse e parimenti separato dalla parte sierica senza essere centrifugato
in quanto lo stress elettrico potrebbe
essere responsabile di riassorbimenti di più del 50% delle quantità trasferite.
Questo influenzerà anche la validità nel tempo del
risultato in quanto una ulteriore correzione non sarà necessaria se non a distanza di 5/6 anni circa.
Infatti con il passare degli anni da una parte si assiste
ad una diminuzione dell’adipe facciale e dall’altra aumenta la profondità delle
rughe e dei solchi.
Da non temere reazioni avverse in quanto il grasso è
un elemento self e dunque ha minori rischi di intolleranze come possono sopravvenire
con l’utilizzo dei filler.
L’intervento viene sempre eseguito in sedazione.
Le moderne tecniche anestesiologiche non richiedono
più l’anestesia generale. Contrariamente a quanto immaginato non è doloroso
poichè in mani esperte si utilizzano delle microcannule che non lasciano
ecchimosi o ematomi.
E’ proprio la delicatezza oltre che una fine manualità
chirurgica a determinare un outcome non scomodo senza contare come sia
altrettanto importante la idoneità del
luogo dove il lipotransfer viene effettuato.
Necessaria dunque una struttura ambulatoriale o
clinica in casi di interventi più estesi.
Indubbia la presenza di un anestesista.
Per quali pazienti è indicato l’intervento?
Per chi non vuole essere “ punturato
“ al viso una / due volte l’anno, chi ha un viso con una perdita di volumi
importanti e chi desidera più correzioni simultanee.
Ricordiamo però che, se un buon lipotransfer riesce a
camuffare la discesa delle fasce mucolari zigomatiche, dei solchi nasogenieni ,
mento labiali e delle regioni geniene,la stessa cosa non potrà verificarsi per
la regione mandibolare e per il collo che anatomicamente non si prestano alla
correzione/ camuffamento del tono muscolare muscolare cadente.
New Trend
Il lipotransfer sempre più spesso affianca un lifting muscolare
nei casi di visi magri dove il ripristino di un adeguato tono delle fasce
muscolari, pur tecnicamente valido, ridisegna un viso troppo scavato nel caso
di deficit adiposi delle guance e/o degli zigomi.
Senza contare del progressivo assottigliamento delle
labbra con la menopausa che possono essere corrette sempre durante un
intervento di questo tipo.
Infatti, una volta sospesi i tessuti fasciali discesi
ed eliminata la cute in eccesso, il volto alla fine dell’intervento può
risultare troppo “ scheletrizzato “, in conseguenza di quel fisiologico
processo fisiologico che negli anni comporta la riduzione dei depositi adiposi.
L’obiettivo è dunque non solo quello di sembrare più
giovani e tonici ma al tempo stesso di riequilibrare le unità distrettuali del
viso conferendo una armonia che sempre più spesso richiede l’abbinamento delle
due tecniche considerate complementari e fondamentali insieme.
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