Decidi tu
In molte circostanze della mia vita sia professionale che privata mi trovo a riflettere sul significato della crescita e del miglioramento di se stessi. Credo che nessuno sarebbe disposto a negare che lo sforzo, la decisione verso un traguardo di perfezionamento psicologico di sé sia qualcosa di positivo e sempre raccomandabile. Quando si intenda migliorare il proprio carattere, ad esempio, con un tentativo sincero, e non già con una contraffazione che almeno nel proprio intimo risulta sempre evidente, si compie innanzitutto un atto di cura e di amore verso se stessi.
Trovo singolare che quando il discorso si sposta sull’aspetto estetico le opinioni divergano molto più radicalmente. Come mai oggi certe attenzioni per l’estetica suscitano scherno, diffidenza, addirittura disprezzo? Credo che la cultura mediatica degli ultimi anni abbia una grossa parte di responsabilità nello svilimento e nella deformazione grottesca di quella che originariamente è sempre una buona intenzione: piacere di più a se stessi. Forse più di tutti Sartre nel suo lavoro più celebre, Huis clos, ha contribuito a delucidare il sottile problema che questo desiderio porta con sé, e a mostrare come nulla possiamo conoscere della nostra bellezza se non nello specchio degli altri e nell ‘innegabile confronto obbligato.
Siamo tutti alla ricerca del “modo giusto di metterci il rossetto”, tutti cerchiamo l’approvazione negli occhi delle nostre Inès . Vuol dire forse che la bellezza debba risiedere nel conformarci ai desideri altrui? Certamente no. Nondimeno tuttavia questa suggestione ci rende chiarissima l’importanza di rivolgerci al nostro desiderio di miglioramento in un modo sincero e positivo. Credo che questo dipenda soprattutto dal fatto che in realtà non veniamo mai giudicati soltanto per il nostro aspetto, ma sempre insieme anche per l’intenzione che poniamo nell’apparire, nel modo in cui scegliamo di farlo. Le dimensioni del desiderio di miglioramento psicologico ed estetico sono inestricabili. Siamo fatti di questi due elementi, ma restiamo sempre un’unità, che come tale si manifesta agli altri, e di riflesso a noi stessi. Un intimo desiderio di miglioramento dell’intero che siamo lo hanno tutti, ma su come realizzarlo effettivamente, in fondo, decidi tu. Nella mia vita professionale mi sono reso conto di quanto la soddisfazione di un desiderio che in sé è sempre positivo sia in realtà delicata. Se nemmeno il pensatore più profondo riuscirà mai a penetrare il segreto di un’anima e a plasmarla secondo la sua volontà, il lavoro sul miglioramento fisico, specialmente quando compiuto con i potenti ma delicatissimi mezzi della chirurgia estetica, è una responsabilità in cui chi vi si approccia rimette completamente la sua fiducia nelle mani di un altro. Se la decisione di come migliorarsi psicologicamente resta sempre nell’intimo del nostro cuore, la fisicità del miglioramento corporeo è qualche cosa che possiamo decidere solo nell’affidarci ad un esperto. In questo contesto mi sembra che sia fondamentale la chiarificazione del termine “miglioramento”: se per le qualità morali questo si presta ad una comprensione abbastanza intuitiva, per quanto riguarda la chirurgia estetica ben sappiamo dove possono portare certi “miglioramenti” che altro non sono se non deformazioni ed eccessi. Il miglioramento che la chirurgia estetica rende possibile è sempre e soltanto quello che non ci altera, ma che ci fa ritornare veramente noi stessi quando il tempo o altre circostanze ci abbiano privato della realtà fisica che effettivamente sentiamo nostra. Il vero miglioramento è quello che rende impossibile ogni scherno, ogni parvenza di eccesso: è la vera cura di se stessi, l’autentico desiderio di perfezionamento, che risiede soltanto nell’equilibrio. Decidi tu: è vero, e proprio perché la decisione è quella di un vero e sincero perfezionamento dell’aspetto è fondamentale che chi sarà chiamato ad operarlo sia qualcuno che sappia rispettare questa decisione, e rendere giustizia attraverso la competenza a un desiderio che in sé è sempre legittimo. Come si concretizza in pratica la bontà di questa decisione? Non mi stancherò mai di ripeterlo, e finalmente anche la comunità scientifica internazionale sta iniziando a rendersi conto della necessità di introdurre criteri più stringenti in questo senso: in qualunque intervento di medicina estetica, fosse anche il più apparentemente innocuo filler, è assolutamente necessario rivolgersi ad un chirurgo che sia veramente specializzato in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica. È fondamentale accertarsi completamente della serietà di chi avrà il delicato compito di realizzare nella pratica la nostra decisione. Trovo paradossale che in un settore dove la libera decisione di un dono per se stessi, la decisione verso un vero miglioramento del proprio aspetto, sia così trascurata e lasciata all’informazione del paziente una tutela fondamentale forse più che in ogni altra branca medica. Deve essere compito di noi professionisti di questo settore fare sì che il “decidi tu” dei nostri pazienti non sia gravato dal timore di un eccesso di responsabilità. Quale vero medico può tollerare che debba essere un paziente a gravarsi dell’onere di doversi assicurare di quanto dovrebbe essergli garantito sia compiuto secondo il più rigido dei criteri di buona prassi? In chirurgia estetica non esistono soltanto le complicanze: esistono purtroppo anche gli eccessi. Quanto cerco di divulgare scaturisce da un senso di rispetto e responsabilità, dallo stesso intimo desiderio di migliorare me stesso, in questo caso come professionista: sogno un giorno in cui chiunque possa decidere di donarsi un intervento senza il timore del giudizio, senza il timore delle mani di qualcuno, del rispetto e dell’assenza di compromessi che merita la totale, intima bontà del nostro desiderio.
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martedì 31 gennaio 2017
venerdì 27 gennaio 2017
Filler House la nuova generazione di acido ialuronico
#FillerHouse
L’acido ialuronico è un componente fondamentale della matrice dermica. Iniettato ha lo scopo di conferire tono ed elasticità alla cute quando la quantità prodotta dal nostro organismo non è sufficiente a mantenerne elasticità e tono. Gli inestetismi conseguenti come rughe o solchi di varia profondità vengono trattati con acidi ialuronici di elevata qualità e di lunga durata (un anno) che consentono il trattamento di rughe o solchi sottili medi, profondi del volto, del collo, del decolletè oltre ad un ringiovanimento delle mani. Ugualmente si possono aumentare il volume degli zigomi, delle labbra, delle guance e consentire la correzione non chirurgica del naso (PROFILO PLASTICA NON CHIRURGICA)
Scegli il meglio, scegli te stessa/o.
domenica 22 gennaio 2017
giovedì 12 gennaio 2017
#DrTheFace settimanale Oggi 2017
Settimanale Oggi di questa settimana del 12 gennaio 2017
ospita grandi professionisti nel settore della chirurgia tra questi il Nostro Dr. The Face Antonio Distefano
ospita grandi professionisti nel settore della chirurgia tra questi il Nostro Dr. The Face Antonio Distefano
martedì 3 gennaio 2017
#DrTheFace - ArtesteticaMilano promozione Gennaio 2017
Fino al 30 Gennaio potrai usufruire della consulenza gratuita
e il 50 % di sconto su tutta la Medicina Estetica
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lunedì 2 gennaio 2017
#DrTheFace - Compagni di viaggio - un chirurgo è anche un buon compagno di viaggio.
Compagni di viaggio
Ho letto un suo articolo, “Compagni di viaggio”. A cosa si vuole riferire?
“Compagni di viaggio” è la risultante di una serie di riflessioni trascorse in molti anni di libera professione. Vivo il percorso con un paziente verso l’intervento chirurgico come un viaggio unico, meraviglioso, che non sarà mai lo stesso sia con lo stesso paziente che con altri. Compagni di viaggio sono i pazienti che valutano l’operato del loro conducente. Il rapporto di vicinanza con il paziente è fondamentale: non ci può essere un rapporto asettico in un’esperienza così coinvolgente anche da un punto di vista psicologico.
Trovo che sia importante sapere di avere accanto a sé oltre che un chirurgo anche un buon compagno di viaggio.
La chirurgia estetica non è un gioco. I pazienti che si rivolgono al chirurgo plastico sono persone.
L’elettività della chirurgia non significa che si possa trascurare una relazione umana e un approccio psicologico adeguato.
È impossibile scindere la perizia chirurgica dall’abilità psicoanalitica. È un obbligo morale.
In questo senso il “viaggio” rappresenta anche un modo di gestire l’intervallo cronologico della percezione dei risultati dell’intervento: in genere 7-20 giorni sono i tempi tecnici per la definizione del risultato, ma il “viaggio” dura molto di più e termina con la interiore e autonoma consapevolezza di aver compiuto un percorso unico, soddisfacente, perfetto.
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#DrTheFace - Esistono novità per quanto riguarda il body contouring?
Che novità ha portato il congresso di Fortaleza per quanto riguarda il lifting del viso? Esistono delle nuove metodologie?
Secondo il parere oramai unanime degli esperti internazionali intervenuti al convegno la metodologia più appropriata è una essenzialmente muscolare.
Anche io sostengo da anni questo tipo di approccio che può essere effettuato solo tramite un attento studio vettoriale di ciascun singolo volto. Il viso invecchia secondo vettori discendenti obliqui o verticali: il metodo per ottenere un risultato naturale è rappresentato dal recupero della tonicità muscolare. Le tecniche che prevedono l’impiego di fili perdono sempre più consensi in quanto i risultati a lungo termine non sono soddisfacenti e il rischio di modiche della propria espressività è alto. Si è evidenziato inoltre come sia molto utile coadiuvare il lifting con un lipotransfer con tessuto adiposo proveniente da altri distretti corporei specialmente in caso di visi magri per ottenere un risultato efficace ed armonico in termini di volume. Le cellule adipose, se correttamente prelevate ed impiantate, donano dei risultati permanenti. Con un approccio corretto il fisiologico riassorbimento risulta minimo e la necessità di una ulteriore correzione è ridotta. Questo consente di ottenere un risultato più soddisfacente.
In un suo articolo ho letto due termini che non conosco: microtransfer e nanotransfer.
Di cosa si tratta?
Si tratta di prelievi e impianti adiposi ulteriormente filtrati con tecniche nuove. Nel caso del microtransfer si ottiene un microfiltrato adiposo che permette l’impiego come filler. Il nanotransfer è allo stesso modo un procedimento a partenza dal tessuto adiposo che però prevede una filtrazione ancora maggiore permettendo di selezionare le cellule staminali adulte contenute in modo da ottenere un effetto revitalizzante sino ad oggi impensabile.
Esistono novità per quanto riguarda il body contouring?
Il body contouring in Brasile ha spodestato la mastoplastica additiva che rimaneva l’intervento più richiesto. La possibilità di scolpire il corpo attraverso il prelievo di tessuto adiposo con la successiva redistribuzione nei distretti più disarmonici, ha realizzato una vera e propria rivoluzione, specialmente per la versatilità della sua applicazione, e per la possibilità di realizzare in un unico intervento risultati che prima richiedevano approcci più invasivi e con più sedute operatorie.
Per quanto riguarda il rimodellamento dei glutei ci sono delle novità?
Il gluteo continua ad essere un elemento centrale del nostro corpo e, sebbene meno visibile, ha una parte indispensabile nel conferirgli armonia. Questo è particolarmente importante specialmente in relazione ai distretti anatomici con cui si rapporta: cosce, fianchi e dorso. Le novità sono rappresentate da una sempre maggiore attenzione alla combinazione dell’intervento sul gluteo con le regioni che contribuisce a definire per vicinanza e contiguità.
Quanto detto a proposito del lipotransfer va tuttavia limitato in alcuni casi, in particolare per quanto riguarda la regione del gluteo dove resta molto ampia l’importanza dell’impiego di protesi laddove il lipotranfer non sia praticabile per carenza di tessuto adiposo o per una atonia muscolare marcata.
Che genere di protesi vengono applicate nel gluteo?
Sono protesi in gel di silicone intramuscolari. Hanno una compliance ottima: per evitare problemi di visibilità o di spostamento vengono inserite all’interno del muscolo grande gluteo. Il risultato, quando l’intervento è correttamente eseguito, è soddisfacente ed il rischio di dislocazione è inesistente.
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